Come calcolare il reale costo di stampa?
Innanzitutto va definito il significato di costo stampa: è il costo riferito alla stampa di una singola facciata in formato A4 normalmente con una copertura di toner/inchiostro del 5% per colore (5% x 1 per la stampa del nero, e 5% x 4 per la stampa a colori).
Gli elementi che compongono il costo stampa sono:
- Cartucce Toner/Inchiostri
- Developer (solo per tecnologia laser o led)
- Tamburi/Image Unit (solo per tecnologia laser o led)
- Testine (solo per tecnologia inkjet)
- Unità Fusori (solo per tecnologia laser o led)
- Unità di Trasferimento Primaria e Secondaria (solo per tecnologia laser o led)
- Box toner/ink
- Parti in gomma
- Altro (es. Filtri, Web Cleaning, Lame di pulizia, ecc.)
- Assistenza tecnica a chiamata (help desk)
- Assistenza tecnica per manutenzione ordinaria
- Assistenza tecnica per aggiornamenti firmware
- Spese generali di approvvigionamento materiali di consumo, trasporto e di stoccaggio
- Spese di smaltimento parti esauste
- Costi dovuti a materiali che si deteriorano o consumano prima del previsto
- Valore delle parti inserite in macchina al momento della dismissione
Da considerare anche che per poter stampare, sono necessari l’energia elettrica ed il foglio di carta o supporto speciale di stampa (normalmente questi costi non vengono considerati come costo stampa, ma sono comunque componenti di costo importanti per effettuare una corretta comparazione fra i diversi dispositivi)
È sbagliato considerare solo il costo delle cartucce toner/inchiostri, in quanto seppure questi elementi abbiano un’alta incidenza sul totale, in realtà se tenuti disgregati dal resto, inducono ad una falsa valutazione che può arrivare facilmente al 50% in meno del costo reale di stampa.
Per calcolare il costo pagina reale, ad ogni elemento sopra indicato, vanno affiancati il prezzo di acquisto che dev’essere diviso dalla durata prevista dichiarata dal produttore, ed i singoli risultati ottenuti vanno sommati fra di loro.
Attenzione ai produttori che dichiarano le durate non come quantità numerica di pagine A4 riproducibili a singola facciata, bensì come numero di cicli di rotazione dei tamburi, oppure omettendo di dichiarare il consumo dovuto ai cicli di pulizia necessari alla tecnologia inkjet per spurgare le testine di stampa. In questi casi aggiungete al totale del costo una percentuale congrua di rischio, a copertura dei maggiori costi che si sosterranno utilizzando la formula di calcolo sopra descritta. Quando calcolate il costo della stampa monocromatica in nero, non dovete considerare le parti relative al colore: toner/inchiostri, tamburi, developer. Attenzione però che se la stampa viene effettuata in scala di grigio (verificate questo settaggio nel driver di stampa), il costo stampa sarà pari a quello del colore, che è normalmente 6 o 7 volte in più rispetto a quello del nero.
La soluzione all’elevato costo di stampa: un contratto di tipo “pay per use”
Come abbiamo potuto osservare il costo pagina, o costo copia, è composto da una moltitudine di fattori, spesso difficilmente quantificabili dal consumatore finale.
Ciò che maggiormente protegge l’utilizzatore dai costi in eccesso e non previsti, è il delegare a noi di Tecnicoffice la gestione della manutenzione e fornitura di cartucce toner/inchiostro con un contratto di tipo “pay per use”.
Consigliamo di tenere sempre separato il costo della carta da stampa dal costo “pay per use”, in quanto la carta ha continue e forti fluttuazioni di prezzo, e non dev’essere vincolante per chi nel tempo può avere necessità diverse. Usate ottima carta, ma decidete voi quale acquistare.
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